No-code potrebbe rappresentare il futuro della programmazione

No-Code è sicuro? Rispondiamo alle preoccupazioni

Sembra sia un anno impegnativo nell'attesa dello sviluppo di low-code e no-code. Sia gli utenti che gli sviluppatori potrebbero beneficiare di quelle soluzioni che sono diventate via più popolari. L'emergere d'inutili soluzioni ha rapidamente accelerato le abilità di pianificare, assemblare e mantenere i sistemi dell'azienda. Gli sviluppatori dell'industria No-Code è in crescita, e sono diversi i tool che stanno nascendo in ogni momento. Appcues, di recente, ha annunciato di aver finanziato lo strumento no-code con una somma pari a 32 milioni per sistemare l'onboarding.

Alcuni potrebbero pensare che queste piattaforme non siano sicure dal momento che non è possibile vedere cosa si celi dietro un'interfaccia user-friendly, ma ciò non potrebbe essere più lontano dalla realtà. Il profilo delle famosissime piattaforme No-Code come Bubble.io, Webflow o Adalo dovrebbe poter rispondere a queste domande. Gli sviluppatori seguono le pratiche del settore quando si tratta di sicurezza dei dati, delineando quali standard di sicurezza impieghino queste piattaforme e che cosa dovrebbero cercare gli utenti senza alcuna conoscenza tecnica.

Adoperare no-code ci salva da qualsiasi rischio?

È normale che la maggior parte delle persone siano preoccupate dalle problematiche legate alla sicurezza delle piattaforme No-Code e Low-Code, in quanto non tutti offrono la possibilità di esportare codici, che impedisce agli utenti con maggiori conoscenze tecniche di applicare le misure tradizionali quali l'applicazione di prove statistiche di sicurezza, vi è un certo mistero sul come gestiscano i dati sensibili. Ovviamente, No-Code è un software che non vanta una metodologia di sviluppo impeccabile. Potrebbero esserci dei rischi legati alla sicurezza.

Uno dei rischi più grandi di No-Code sono i plugin e gli API adoperati da questi tool. Se ne è parlato. Tuttavia, gli API pericolosi non riguardano solo lo sviluppo delle piattaforme No-Code e Low-Code, ma potrebbero colpire anche i software sviluppati in modo tradizionale.

Quando ci si serve di API esterni al tool No Code dovrai connetterti a questi ultimi, fa' attenzione. I plugin e gli API non saranno necessariamente sottoposti a test completi da parte delle piattaforme No-Code e Low-Code, per questo motivo potrebbero verificarsi alcune problematiche legate alla sicurezza.

Prima d'integrare completamente gli API esterni alla tua applicazione No-Code, sarà necessario seguire alcune procedure di sicurezza al processo di sviluppo: individua eventuali problematiche legate alla sicurezza con dei penetration test o scanner tool, utilizza uno scambio di token API basato su OAuth che vanta un meccanismo di aggiornamento perfettamente funzionante. Una volta integrato l'API, nascondilo impostando un proxy con autenticazione extra. Questi metodi di sicurezza dovrebbero tenere a bada qualsiasi problematica causata dall'API.

Gli standard di sicurezza nelle piattaforme popolari

Tutti i venditori dei software No-Code seguono le principali certificazioni si sicurezza e conformità quando si tratta di sicurezza dei dati. Non è necessario preoccuparsi per i codici, framework e flussi di lavoro all'interno dei tool che si stanno adoperando. La sicurezza dei tuoi dati è sempre la priorità numero uno per le piattaforme No-Code. A seguire, ci immergeremo a fondo nella sicurezza di alcuni degli strumenti più popolari del mercato.

Bubble.io

Bubble.io si serve dei Servizi Amazon Web per ospitare la propria piattaforma, che è una delle più popolari soluzioni di cloud hosting del pianeta. Ovviamente, mantengono un ragionevole controllo di sicurezza, con certificazioni quali ISO 27001, SOC 2, CSA, e simili.

Parlando della piattaforma in sé, quest'ultima mostra un impressionante grado di consapevolezza circa la sicurezza. Ha integrato il testing dei codici automatizzato, fornisce controlli di sicurezza agli utenti, attività di log della tua app automatizzate (comprese le attività in background), e ripristino dei dati. Inoltre, Bubble.io fornisce un test in tempo reale della sua forza di criptaggio dei dati. Robusta sicurezza integrata, flessibilità, energia e abbondanza di plugin sono la ragione per cui Bubble No-Code è il tool preferito di numerose agenzie di nicchia.

Adalo

Adalo è un tool di sviluppo sicuro, anche se è la meno trasparente delle tre per quanto riguarda le misure di sicurezza. A partire da gennaio 2020, la piattaforma era solo parzialmente conforme al GDPR, dal momento che non dispone di server nel territorio EU e non si serve dei requisiti del Privacy Shield tra Europa e America. In altri aspetti, quali l'elaborazione dei dati, la trasmissione, il diritto all'oblio e la memorizzazione e trasmissione dei dati, erano conformi a tale data.

In termini di sicurezza generale, l'app utilizza la crittografia 'leader del settore' per i dati sia quando vengono memorizzati che quando vengono trasmessi, con ulteriori misure di sicurezza per i dati sensibili dei clienti, quali informazioni della carta di credito e password. Tuttavia, al momento del report, la piattaforma non forniva l'autenticazione a due fattori o identificazione Face ID nella loro app.

Webflow

Per ciò che concerne i regolamenti generali, Webflow è una piattaforma molto sicura, come evidente dalla sostanziale trasparenza che mostrano a tal riguardo. Ad esempio, Webflow è conforme alle normative SOC2 e GDPR, i suoi dati sono ospitati anche sulla suddetta AWS. In più, la piattaforma esegue controlli a terze parti, offre un'autenticazione a due fattori, iscrizione singola, e criptaggio dei dati SSL. Il tool No-Code strumento di sviluppo offre anche i propri suggerimenti su come rendere il vostro sito web basato su Webflow più sicuro.

Costruire un'app No-Code sicura

L'unica parte in cui No-Code non è in grado di garantire la sicurezza è nelle moderne app sviluppate da comuni cittadini: senza idonee nozioni di sicurezza dei software, questi utenti potrebbero inconsapevolmente creare lacune di sicurezza nelle proprie app.

Esistono due modi per risolvere la situazione: trascorrere diverso tempo apprendendo i principi della sicurezza dei software attraverso video su YouTube, webinar, siti web dedicati ai tool No-Code, oppure assumere un'agenzia con sviluppatori professionisti che abbiano una vasta esperienza in sicurezza delle app No-Code.

Strumenti no-Code come Bubble.io, Webflow, o Adalo sono semplici da utilizzare e da impiegare quando si tratta di sicurezza dei dati. È fondamentale per gli sviluppatori No-Code non solo apprendere le basi per lo sviluppo di un'applicazione, bensì acquisire anche le basi di sicurezza dei software in modo da creare un'app sicura in grado di proteggere le informazioni dei clienti e proteggerle dagli attacchi informatici.

Riguardo l'autore
Ugnius Kiguolis
Ugnius Kiguolis - Esperto in rimozione malware

Ugnius Kiguolis è un analista malware professionista, fondatore e proprietario di Senzavirus. Al momento ricopre il ruolo di Capo redattore.

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